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giovedì 25 settembre 2014

Ebbene si...I falli portano fortuna.


TIE’! LE SUPERSTIZIONI PIU’ STRANE AL MONDO: IN COREA DEL SUD NON SI ADDORMENTANO MAI COL VENTILATORE ACCESO, IN TURCHIA NON MASTICANO DOPO LA MEZZANOTTE, IN THAILANDIA SI PROTEGGONO DAL MALE CON GLI AMULETI A FORMA DI PENE.

I cinesi sono tetrafobici. Sono terrorizzati dal numero “4”, perché il suono della parola somiglia molto a quello della parola “morte”. Negli edifici talvolta si salta dal numero “3” direttamente al numero “5”. Negli ascensori il pulsante numero “4” spesso viene omesso...

Noi ci limitiamo a non passare sotto la scala o ad evitare la strada attraversata da un gatto nero, ma il resto del pianeta ha superstizioni molto più particolari.
I coreani del sud credono che se ti addormenti in una stanza con un ventilatore acceso, morirai nel sonno. Ne sono così convinti che preferiscono spegnerlo anche nelle sere in cui la temperatura supera i 32°.
In Thailandia porta fortuna indossare una collana di peni attorno al collo. Si chiama "Palad Khik", tradotto “sostituto d’onore del cazzo”, e allontana le forze maligne dagli uomini. Inoltre l’amuleto aiuta i giocatori d’azzardo, protegge dalle aggressioni e rende irresistibili. I negozianti tengono il pene vicino alla cassa, per scongiurare una rapina e aumentare il volume di affari, mentre le donne lo portano nella borsa, per scoraggiare gli stupri.
I cinesi sono tetrafobici. Sono terrorizzati dal numero “4”, perché il suono della parola somiglia molto a quello della parola “morte”. Lo evitano ad ogni costo, e negli edifici talvolta si salta dal numero “3” direttamente al numero “5”. Negli ascensori il pulsante numero “4” spesso viene omesso, i civici vengono sostituiti con le lettere dell’alfabeto. A Hong Kong alcuni grattacieli saltano tutti i piani dal 40 al 49.

In Turchia credono che se mastichi una gomma dopo la mezzanotte, diventi uno zombie. Succhiare uno stecco di menta a quell’ora, è come succhiare il cadavere di un morto.

In Inghilterra, al tempo del Medioevo, le donne incinta preparavano una ruota di formaggio che restava a stagionare per i nove mesi della gravidanza. Una volta nato il bambino, il formaggio veniva distribuito alla famiglia, finché non rimaneva solo il cerchio esterno, simile a un enorme anello. Lì dentro veniva benedetto durante il battesimo. 

mercoledì 24 settembre 2014

Ragazze e videogame insieme? Il sogno di ogni ragazzo sembra vicino.


GIRL POWER UP! - SI INFRANGE UN ALTRO TABÙ: SECONDO UNA STATISTICA USA CI SONO PIÙ FEMMINE CHE MASCHI A GIOCARE AI VIDEOGIOCHI - FINISCE IL LUOGO COMUNE CHE VUOLE SOLO MASCHI ADOLESCENTI NERD ALLE CONSOLE

Le giocatrici sono il 52% del mercato. E non si tratta solo di ragazzine. Anche donne over 50, la cui percentuale di giocatrici è salita di 32 punti dal 2012 al 2013 andando a superare quella degli adolescenti maschi. Si parla di statistiche americane, tuttavia c’è da star certi che il trend contaminerà presto anche l’Europa e il resto del mondo...

Non ci hanno regalato il Commodore 64 quando eravamo piccole? Pazienza. Già, perché è notizia di qualche giorno fa che le donne superino gli uomini come consumi di videogame. Il responso arriva dall’Entertainment Software Association che in un rapporto dettagliatissimo mette nero su bianco il sorpasso.
Le giocatrici sono infatti il 53 per cento del mercato a fronte del 48. E non si tratta solo di ragazzine. Ma anche di donne over 50 la cui percentuale di giocatrici è salita di 32 punti dal 2012 al 2013 andando a superare quella degli adolescenti maschi.  Si parla di statistiche americane, siamo d’accordo. Tuttavia c’è da star certi che il trend contaminerà presto anche l’Europa e il resto del mondo.
“Stiamo assistendo a una crescita esponenziale delle giocatrici”, ha spiegato il producer di videogame Fredrik Rundqvist. “Abbiamo condotto molti studi e abbiamo notato anche come molte coppie giochino insieme ad Assassin’s Creed (un titolo molto in voga tra gli appassionati, ndr)” gli ha fatto eco l’executive di Ubisoft  Alain Corre. E il mercato è talmente cambiato che gli ideatori del popolare gioco hanno dovuto introdurre, dopo molte polemiche, un personaggio femminile. Morale nel prossimo episodio di Assassin’s Creed i giocatori troveranno anche una templare di nome Elise (sopra nell’immagine di apertura).
I numeri dunque sembrano mandare in cantina gli stereotipi di genere che vogliono le donne escluse dal mondo del videogioco. Come sottolinea il sito americano DailyDot, controller e maratone notturne in compagnia della console non sono più prerogativa del pubblico di nerd tipico di Reddit e 4Chan. Certo, per le ragazze non è ancora facile inserirsi nelle community di gioco (tanti gli episodi di sessismo, come raccontato qui) e il mondo della programmazione e del designer di giochi è ancora per lo più terreno maschile (ne abbiamo parlato qui).
Ma è pur vero che il cambio di passo nei consumi è salutato positivamente da chi crede che l’educazione informatica delle bambine passi anche dai videogame. Non a caso, secondo Frank Lantz, direttore del Game Center della New York University, “Tutti i giocatori hanno per loro natura una profonda relazione con le materie Stem (Scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), la logica e il metodo scientifico.
E non a caso nella Silicon Valley (ma presto anche qui in Italia, grazie al Tempo delle donne della 27esima ora), da tempo le bambine vengono incoraggiate fin da piccole a seguire corsi di programmazione e di coding, affinché sviluppino capacità che potranno essere loro utili un domani per trovare un buon posto di lavoro.
A contribuire alla rivincita femminile nel mondo dei controller c’è sicuramente il boom dei social game e dei giochi su mobile. Ma attenzione a pensare che le ragazze giochino solo a Candy Crush e ad Angry Birds. Sempre secondo Entertainment Software Association il 50 per cento di chi acquista videogame è di sesso femminile. Compresi  titoli come Assassin Creed e Call of Duty
.

giovedì 18 settembre 2014

Chat-line erotiche, queste sconosciute.


1. TUTTO QUELLO CHE NON AVRESTE MAI VOLUTO MAI SAPERE SUL SESSO TELEFONICO 2. DALL’ALTRA PARTE NON RISPONDONO LE BELLISSIME DONNE SEMINUDE CHE MILLANTA LA PUBBLICITÀ, LE OPERATRICI, VESTITE E CON LE CUFFIE, SONO DONNE MATURE E GRASSE CHE SI FANNO LECCARE LO STILETTO MENTRE INDOSSANO COMODE CIABATTE - 3. CONFESSIONE DI UNA SEX OPERATOR: ‘’PER INVENTARE NUOVE STORIE, ALL’INTERNO DEL CALL CENTER ESISTE UNA LIBRERIA DEL PORNO. SE TI CHIEDONO IL SADOMASO E NON LO HAI MAI FATTO, DEVI PURE DOCUMENTARTI. SI TRATTA DI VECCHIE RIVISTE E DI VHS, MATERIALE CHE SPAZIA DAL SOFT ALL’OLTRAGGIOSO, E CHE PUOI PORTARTI A CASA PER STUDIARE’’ - 4. MOLTE DI LORO ODIANO IL PROPRIO ASPETTO FISICO E DIVENTARE LA FANTASIA DI UN CLIENTE EQUIVALE A SODDISFARE LE PROPRIE FANTASIE. SI SENTONO DESIDERABILI E DESIDERATE - 5. UN CLIENTE ERA FISSATO CON L’ALLUCE DI UNA ATTRICE CHE ANDAVA INFILATO IN QUALSIASI ORIFIZIO, UN ALTRO SOGNA DI ESSERE SCARICATO DALLO SCIACQUONE DI UNA TOILETTE.

Ci sono centinaia di ragazze in lingerie che la sera ti aspettano per fare sesso al telefono, al costo di 4 dollari al minuto. Un utente esperto dovrebbe quantomeno avere il sentore che dall’altra parte non rispondono le bellissime donne seminude che millanta la pubblicità, ma la realtà è ancora più strana e meno sexy di quanto egli pensi.
 Le operatrici telefoniche lavorano, vestite e con le cuffie, in un cubicolo del call center. Appena entri in ufficio, vieni salutata da gemiti provenienti da ogni postazione. Il difficile è gemere piano, perché il cliente della collega accanto, potrebbe sentire che stai raccontando la sua stessa storia a un altro. Se se ne accorge, la risposta da dare è: «Oh sì, sono le mie coinquiline, qui siamo tutte incandescenti». Oggi molte operatrici lavorano da casa e non hanno questo problema.
Non sarete sorpresi di scoprire che una operatrice di sesso somiglia più a una persona che cerca la maionese al supermercato che a Theresa Randle in “Girl 6”. Molte di loro odiano il proprio aspetto fisico e diventare la fantasia di un cliente equivale a soddisfare le proprie fantasie. Si sentono desiderabili e desiderate. Tutte vogliono sentirsi così, soprattutto le più anziane.
E’ per questo che la sala ristoro del call center è molto simile a una sala Bingo. La mia collega era contenta che qualcuno la visualizzasse come una giovane magra e bionda, quando era invece una donna di mezza età con una brutta pelle e occhiali bifocali. Un’altra si divertiva a creare elaborati scenari per i suoi clienti al telefono, intricati e espliciti. Era chiaro che si trattasse di personali fantasie, mai realizzate.  
I clienti ci tempestavano di richieste. Volevano incontrarci di persona, se proprio non era possibile, volevano che mandassimo loro la biancheria intima in memoria del nostro incontro. Uno addirittura chiese le mutandine con macchie di ciclo mestruale. Nessuna di noi è così stupida da incontrare un cliente, però alcune mie colleghe mandavano biancheria intima.
Il problema è che se sei una donna asiatica di cento chili, non puoi inviare un reggiseno o una mutandina di taglia seconda. La soluzione? Si va a fare shopping. Le mie colleghe vanno a comprare l’intimo a seconda del personaggio che hanno creato per quello specifico cliente, poi ci spruzzano su un po’ di profumo per non farlo sembrare del tutto nuovo. 
Per inventare nuove storie, all’interno del call center esiste una libreria del porno. Se ti chiedono il sadomaso e non lo hai mai fatto, devi pure documentarti. Si tratta per lo più di vecchie riviste e di VHS, materiale che spazia dal soft all’oltraggioso, e che puoi portarti a casa per studiare. 
Qual è il cliente più fastidioso in cui mi sono imbattuta? Un uomo che chiamava una volta al giorno e mi chiedeva di recitare la parte di una bambina. Qualsiasi orrore possiate immaginare, non è così lontano da quello che è uscito dalla sua bocca.
Stupisce che non esista un protocollo per gestire una situazione simile. Non sapevo cosa dire. In genere, se non ce la sentiamo, possiamo passare la chiamata a una collega ma dubito che qualcuna mi avrebbe sostituto: «Ehi, c’è nessuno che vuole parlare con un pedofilo che si sta masturbando?».
Avrei potuto attaccare, ma, alla fine, ho pensato che fosse meglio tenere l’uomo al telefono con me, piuttosto che mandarlo in giro a soddisfare i propri bisogni. Mi spaventa sapere che queste persone vivono nella mia città. Le telefonate sono sempre locali, e quando esci dal lavoro non fai che chiederti se qualcuno che conosci sia un tuo cliente.  
Quando il tuo lavoro si basa sulle fantasie sessuali altrui, non puoi né ridere né inorridire. Difficile, considerando che alcuni sognano di essere scaricati dallo sciacquone di una toilette. Un cliente era fissato con l’alluce di una attrice che non specifico e mi chiedeva in continuazione di infilare questo alluce in qualsiasi mio orifizio. Le fantasie fetish sono predominanti. Puoi passare i primi dieci minuti al telefono a farti leccare idealmente gli stiletti di pelle, mentre indossi comodamente le “Crocs”.

martedì 16 settembre 2014

Le dieci cose da evitare mentre fate sesso.

LE DIECI COSE DA NON FARE DURANTE IL SESSO - NON URLATE IL

NOME SBAGLIATO, NON ESAGERATE FACENDOVI VENIRE I CRAMPI,

NON DITE COSE TROPPO PORCHE O TROPPO MELENSE (E’ UN PASSO FALSO), ETC.

 
L”Independent” consiglia di non mancare il bersaglio (pare che capiti spessissimo), di non cadere dal letto (quando succede, il fallimento è in agguato), di non addormentarsi (a qualcuno capita) e di non perdere gli oggetti personali in luoghi inappropriati...
Ecco le dieci cose da non fare a letto secondo l ”Independent”. Innanzitutto non si deve mancare il bersaglio (pare che capiti spessissimo), non si può urlare il nome sbagliato (accade più frequentemente di quanto pensiate), cercate di non cadere dal letto (quando succede, il fallimento è in agguato), bisogna evitare di dire la cosa sbagliata (le parole troppo spinte così come le parole troppo sdolcinate sono un passo falso), non fatevi beccare da qualcun altro (difficile riprendere, dopo), non esagerate facendovi venire crampi, non siate così impetuosi da rompere il letto, non addormentatevi mentre fate sesso (a qualcuno capita), non restate coi vestiti indosso, non perdete gli oggetti personali in luoghi inappropriati.
 
Ci auguriamo che questi consigli vi evitino figuracce..
 

giovedì 11 settembre 2014

A Milano, ogni Venerdì, è MILF Mania.

1. A MILANO SE NON HAI UN PELO STAGIONATO, NON BATTI CHIODO: LA CATEGORIA PIÙ AMBITA DELLE NOTTI MENEGHINE È LA MILF (“MOTHER I’D LIKE TO FUCK”), LA TARDONA INFOJATA - 2. DA QUALCHE SETTIMANA QUESTO ESERCITO DI ULTRA-QUARANTENNI SI DÀ APPUNTAMENTO DI VENERDÌ IN UN LOCALE, “IL BOBINO”, CHE SI È INVENTATO I “MILF PARTY” - 3. PER ESSERE UNA VERA MILF NON BASTA ESSERE AVANTI CON GLI ANNI: CI SONO DEI CANONI ESTETICI E SESSUALI BEN PRECISI. SENO ABBONDANTE, CULO ALLA JENNIFER LOPEZ, UN SOLIDO IBAN E SOPRATTUTTO UNA SPICCATA PROPENSIONE ALL’ACCOPIAMENTO - 4. I VENTENNI SONO BEN FELICI DI FARE DA PREDA: È LEI CHE PAGA DA BERE E PURE LA CAMERA D’ALBERGO. MA LA SIGNORA AGÉE VA FORTE ANCHE CON I COETANEI. PAROLA DI GIUSEPPE CRUCIANI: “TRA UNA VENTENNE E UNA ULTRACINQUANTENNE NON HO DUBBI. VUOI METTERE IL CARICO DI ESPERIENZA? IO SONO DA SEMPRE UN AMANTE DEL PELO D’ANNATA”

A Milano se non hai un pelo stagionato non batti chiodo. Ebbene si, nella capitale «a-morale » de ‘noantri va di moda solo la gnocca over 40. I ragazzotti della Milano che conta ( ma anche di quella che non conta a un cazzo) hanno infatti un’unica passione : le Milf.
Possedere una milf non è uno status symbol. Per questa nostra mejo gioventù è una vera e propria filosofia di vita.
I ventenni della città di Don Abbondio Pisapia ne sono quasi ossessionati e stanno andando forte i locali specializzati.
Da qualche tempo infatti in zona Navigli è tutto un pullulare di disinibite signore dalle tette al silicone e dall’ormone rampante.
Stanche dei loro ammosciati consorti (le milf di solito sono quasi tutte sposate) quest’esercito di ultra quarantenni infoiate si dà appuntamento ogni santo venerdì in un locale che si chiama il Bobino. Al venerdì infatti qui c’è il milf party ed è il più gettonato della città.
Ma per essere una vera Milf non basta solo essere avanti con gli anni. Le Milf rispondono a dei canoni estetici e sessuali ben precisi : almeno una quarta di reggiseno, culo alla Jennifer Lopez, un solido iban e soprattutto una spiccata propensione all’accoppiamento.
Al Bobino si trovano le mejo milf di Milano e i ragazzi poco più che ventenni ci danno dentro con loro come se non vi fosse un domani.
Nel locale avviene il primo incontro. Di solito la milf si fa carico dell’abbeveraggio e una volta individuata la giovane preda passa alla sostanza. Nella maggior parte dei casi è la signora milf che si preoccupa di affittare una stanza d’albergo (per la copula) e di assecondare le « esigenze chimiche » dell’amante.
Le milf non badano a spese. Pur di trovarsi qualcosa di finalmente « turgido » nel talamo del piacere sarebbero disposte a tutto. La milf è cacciatrice e il ragazzino è solo la sua preda, è semplice strumento dei suoi maturi orgasmi.
In Italia la milf più amata e gettonata è sora Selvaggia Lucarelli. Lei per l’immaginario porcino dei post-adolescenti in calore è il sogno proibito, la meta da raggiungere, la milf fatta perfezione.
Ma la Selvaggissima ha altri gusti. E pur essendo subissata di richieste di appuntamenti lei preferisce il maschio d’esperienza.
Come quella vecchia volpe di Giuseppe Cruciani che a Dagospia dice : «anche a molti maschietti non proprio di primo pelo piacciono le milf. Io sono tra loro. Tra una ventenne e una ultracinquantenne non ho dubbi. Vado con la signora. Vuoi mettere il carico di esperienza che ha una donna già fatta ? Io sono da sempre un amante del pelo d’annata ».
Alberto Dandolo per Dagospia

mercoledì 10 settembre 2014

Le scale..un posto pericoloso dove fare sesso.


LA TROMBA DELLE SCALE – IN RUSSIA UNA DONNA FA SESSO SULLE SCALE E RIMANE CON LA TESTA INCASTRATA NELLA RINGHIERA (LUI FUGGE)

La troppa passione nel rapporto sessuale è costata cara a una 46enne russa. Secondo quanto riporta la Ria Novosti I vigili del fuoco sono intervenuti sul posto per soccorrerla ma del partner non c'era più nessuna traccia…

La troppa passione nel rapporto sessuale è costata cara a una 46enne russa. Secondo quanto riporta la Ria Novosti la donna è rimasta bloccata con la testa tra le sbarre della ringhiera che sostiene il corrimano mentre faceva sesso sulle scale del palazzo in cui abita.
I vigili del fuoco sono intervenuti sul posto per soccorrerla ma del partner non c'era più nessuna traccia.

Probabilmente sarà andato alla ricerca di qualche utensile per segare la ringhiera..Boh chi lo sa..

lunedì 8 settembre 2014

Sesso orale nella città del famoso Palio.



IL PALIO DEL SESSO - SUI SOCIAL NETWORK SPOPOLANO LE FOTO DI UNA COPPIA CHE FA SESSO ORALE NEL PIENO CENTRO STORICO DI SIENA

Gli scatti hot hanno scatenato un boom di commenti. Solo nel luglio scorso, a Firenze, nella cornice di Piazza Ognissanti, i residenti si erano lamentati per aver assistito a un rapporto sessuale in piena regola… 

Notti senesi bollenti in questa fine estate. Sui social network spopolano le foto di una coppia che fa sesso orale in pieno centro storico. Gli scatti hot hanno scatenato un boom di commenti. 

Solo nel luglio scorso, a Firenze, nella cornice di Piazza Ognissanti, i residenti si erano lamentati per aver assistito a un rapporto sessuale in piena regola.

Le immagini riportate sul sito del quotidiano “La Nazione”, mostrano i due che si lasciano andare al sesso sfrenato in pubblico senza preoccuparsi troppo di quello che accade intorno.

giovedì 4 settembre 2014

Il nuovo sogno erotico degli italiani? La tassista!


BASTA CON LE INFERMIERE IN REGGICALZE: IL NUOVO SOGNO EROTICO È LA PORNO-TASSISTA - LE DUE VITE DELLA SUPER MILF DI MILANO CHE DI GIORNO GUIDA UN’AUTO BIANCA E NEL TEMPO LIBERO GIRA FILMINI HARD: “IL SESSO IN MACCHINA? MAI”

Nel suo ultimo pornazzo realtà e finzione si intrecciano visto che lei, nome d’arte Morena taxi 69, nella vita di tutti i giorni la tassista la fa sul serio: “La voglia di trasgredire ce l’ho da sempre ma non potrei vivere solo di film hard” - “Sul lavoro è capitato che alcuni clienti mi abbiano chiesto di “fare qualcosa” ma ho spiegato che non era possibile”….

«È in arrivo il taxi numero 69 guidato da Morena, una splendida milf che una volta fermata la macchina vi toglierà letteralmente il fiato».Così, sul sito della CentoxCento Produzioni, viene presentato il suo film hard. Un film dove finzione e realtà si intrecciano, visto che lei, la protagonista, nome d’arte Morena taxi 69, nella vita di tutti i giorni la tassista la fa sul serio e seriamente.
Mora, atletica, 50 anni festeggiati da poco, gira con la sua auto bianca per le strade di Milano.Poi, spento il tassametro, veste i panni della «splendida milf» (traducibile, in modo soft, con «attraente donna matura») e si dedica alla sua grande passione: trasgredire.
Morena, come ha iniziato?
«Per caso. Mi trovavo in un club privé e un amico mi ha chiesto di provare. Poi ho conosciuto Alex Magni (attore-regista della CentoxCento Produzioni, ndr) e il passaggio ai film amatoriali è stato semplice».
Dove vuole arrivare?
«Vorrei diventare un personaggio conosciuto per la passione che metto nelle cose che faccio. Sono una tassista, trasgredisco quando mi va e quando posso».
Nessun imbarazzo?
«La voglia di trasgressione ce l’ho da sempre, anche se non mi sono mai esposta.Poi cinque anni fa, per curiosità, quando il mio amico mi ha chiesto di provare…. » Lo ha fatto… «Sono ambiziosa e coraggiosa ».
E come è stato l'esordio?
«Senza alcun imbarazzo.Tutto si è svolto in maniera naturale,anche perché sono delle cose belle. Noi donne, poi, siamo mentalmente più aperte degli uomini. Abbiamo più voglia di fare quello che ci va, senza problemi». 
Così la tassista si avvia a sostituire l’infermiera nei sogni erotici…
«Perché no? L’importante è essere se stessi e non nascondersi. Molti hanno problemi a farsi riconoscere, temono di essere giudicati. Ma questo è un lavoro come un altro.Non ci si deve vergognare, sono scelte di vita. Una scelta che io affronto con passione».
Sul set fila sempre tutto liscio?
«No. Se sono con Alex (Magni, ndr) a fare delle riprese e c’è qualcuno che non mi va o non mi piace, si ferma tutto. Visto che è un lavoro, bisogna lavorare bene».
Nel suo ultimo film, alla fine lascia il numero di telefono. L’ha chiamata qualcuno?
«Gli uomini sono molto curiosi di conoscere persone per loro quasi irraggiungibili. C’è sempre chi ha voglia di incontrarmi, anche se non sono disponibile per tutti e sempre. Lo faccio quando mi va e quando posso».
Cosa le chiedono?
«Mi chiamano anche solo per dirmi “sei bella” e mi fa molto piacere. Poi ci sono i soliti deficienti, ma quelli li mando a quel paese in maniera molto elegante».
Lei fa riferimento al taxi, che è il suo lavoro nella vita di tutti i giorni. Qualcuno l’ha riconosciuta?
«No. Finora no. Poi magari capiterà. Ma Milano è una città molto grande. In ogni caso se dovesse capitarmi mi farà piacere.Non dirò che non sono io».
I colleghi sanno della sua passione?
«Nel lavoro di tassista sono molto riservata. È difficile che mi esponga anche per rispetto del lavoro e dei colleghi tassisti».
Nel suo futuro vede una tassista o un’attrice hard?
«Non so, bella domanda. Forse solo l’attrice hard o l’impresaria, mettendomi a cercare ragazze. Lo ha fatto anche Rocco (Siffredi, ndr)».
Vi conoscete?
«No. Ancora no. Spero di incontrarlo, ma è quasi irraggiungibile ».
Quanti film ha girato?
«Non saprei esattamente, ma meno di dieci».
Si guadagna bene?
«È un lavoro che non si fa per guadagnare soldi. Se non si ha la passione non si fa. Diciamo che si guadagna “normale”. Ma io un lavoro ce l’ho e ora non potrei vivere solo di film hard».
Quanto è impegnativo girare un film amatoriale?
«Dipende. Bisogna fare le foto, conoscere le persone, andare sul set.Ma se per impegnativo si intende lavori forzati, no, non lo è affatto. Ci si diverte e in genere si gira in mezza giornata».
C’è concorrenza?
«Non saprei, forse sì. Di gente che fa pornografia ce n’è tanta. Ma dipende molto da che persona sei. Io sono una persona vera, mi cercano, ma se si lavora solo per soldi non si va da nessuna parte. La concorrenza dipende dalla persona e da dove si vuole arrivare. Io voglio crescere, cerco di farmi valere perché mi piace che la gente mi riconosca per quello che sono: vera. In giro c’è troppa gente che finge, che fa questo lavoro senza passione».
Ha mai fatto sesso sul taxi?
«No. Sul lavoro sono molto professionale ».
Non mi dica che non le è capitato qualcosa di diverso dalla solita corsa…
«Qualcuno mi chiede di andarlo a prendere alla stazione e di portarlo in giro per la città. Qualcuno è venuto a trovarmi da molto lontano. Altri mi invitano, ovunque».
Basta?
«Mi hanno chiesto di “fare qualcosa”, ma ho spiegato che non era possibile».
Intervista di Tiziana Lapelosa per Libero Quotidiano
Articolo tratto da www.dagospia.com

lunedì 1 settembre 2014

Pornostar raccoglie fondi per rifarsi il seno..


Zoe Zebra sarà la protagonista di "Boule-a-thon", evento che si terrà in un locale notturno del Quebec, dove la ragazza prevede di avere rapporti sessuali con 25 uomini in una notte. Lo spettacolo sarà registrato e trasmesso on-line. Zebra, 22 anni, dice che userà i guadagni della sua performance per pagare un intervento chirurgico di aumento del seno.
Boule-a-thon è sponsorizzato dalla società di film per adulti AD4X. Gli uomini saranno prelevati dalla folla a caso e portati nel locale da Zebra, che darà l’approvazione definitiva.
 La notizia ha scatenato il disappunto di alcune blogger femministe del Quebec che hanno contestato la natura della manifestazione, così come il sindaco di Gatineau, città in cui si terrà l'evento. Ha detto ai giornalisti che la città sta cercando di porre fine a quello che riferisce essere una "esibizione di vergogna."
Vergogna o no, Zoe Zebra non è la prima donna ad avere rapporti sessuali con un gran numero di uomini per soldi o pubblicità, e certamente non sarà l'ultima. (E’ anzi lontana dal dato più impressionante: il titolo va a Lisa Sparks, che nel 2004 ha stabilito il record per la più grande ‘gangbang’ del mondo dopo aver fatto sesso con 919 uomini.) Speriamo solo che se andrà fino in fondo, si sarà preparata con un sacco di olio lubrificante e un impacco di ghiaccio a portata di mano, oppure una mastoplastica additiva sarà l'ultima delle sue preoccupazioni.