IL GIAPPONE VA PAZZO PER IL FETISH. ALLO “SHINJUKKU’S CLUB” DI TOKYO SI È TENUTA LA SERATA BONDAGE ED ERO-COSPLAY, TUTTI NUDI CON INDOSSO SOLO STRISCE DI PELLE, BORCHIE, CATENE, CORDE, COSPARSI DI MACCHIE DI SANGUE. IN VENDITA C’ERANO GLI ULTIMI PRODOTTI BDSM, SUL PALCO SI SONO ALTERNATI SPETTACOLI “SHIBARI'' ("SOFFOCAZIONE")
Il Giappone va pazzo per il fetish. Allo “Shinjukku’s Club” di Tokyo si è tenuta la serata bondage ed ero-cosplay, tutti nudi con indosso solo strisce di pelle, borchie, catene, corde, e cosparsi di macchie di sangue. In vendita c’erano gli ultimi prodotti BDSM, sul palco si sono alternati spettacoli “shibari”.
Il mese scorso, per via di questo vizietto, è finito dei guai un ministro del governo, Yoichi Miyazawa, il quale ha messo nella nota spese una notte passata all’“SM Bar” di Hiroshima City, noto locale sadomaso. Avrebbe potuto essere più discreto e comprare piuttosto i nuovi “sex toy” in circolazione, un vero e proprio sottogenere di successo: “Chokyo Shojo Bondage Virgin Manami Sujiman” è una finta vagina da “schiava”, con incisi sulla pelle i segni delle corde, mentre “Shibari Kinbaku Fetish Onahole” è la sua espansione, ovvero il mezzo busto di una donna con tette e vagina in silicone, in onore al “kinbaku”, elemento integrante dell’erotismo giapponese.
Il busto infatti è nella classica figura “Karada”, una specie di imbracatura che crea rombi attorno al torso e i cui nodi premono su punti molto erogeni.
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